Raffaele Viviani, ritratto di uno scugnizzo drammaturgo
25 Ottobre 2023Tra gli interessi primari di Raffaele Viviani di sicuro non c’era la politica. Ma certamente non nutrì sentimenti di gratitudine per Mussolini. Infatti, il regime gli stroncò una carriera in continua ascesa, capace di travalicare i confini nazionali, nonostante il napoletano strettissimo delle sue opere. Viviani, all’anagrafe Viviano, nacque a Castellammare di Stabia il 10 gennaio 1888. Artista poliedrico come pochi fu attore, capocomico, drammaturgo, poeta, autore di memorabili canzoni come ‘A rumba de scugnizzi e So’ “Bammenella” ‘e copp’ ‘e Quartiere. La famiglia di Raffaele era povera e numerosa. Il padre, modesto impresario, dopo innumerevoli vicissitudini e rovesci economici riuscì a riprendersi e…
Carlo III di Borbone rese Napoli grande capitale europea
Carlo III di Borbone ebbe in primo luogo il merito di interrompere oltre due secoli di dominazione straniera a Napoli. E sicuramente è stato tra i sovrani più illuminati del Regno di Napoli. Restituì alla città lo…
E. A. Mario, genio vulcanico della canzone napoletana
E. A. Mario è una figura di grande spessore nel panorama della canzone napoletana della prima metà del Novecento. Non è uno di quei personaggi di cui tutti sanno vita, opere e miracoli. Ma tutti conoscono La…
Stadio Maradona stregato o nostalgia San Paolo?
Lo stadio San Paolo di Napoli fu intitolato a Maradona quasi immediatamente dopo la morte di D10s. Un “santo subito” a furor di popolo che non diede nemmeno il tempo di riflettere a chi invece avrebbe dovuto. …
Masaniello, la vera storia di una rivoluzione tradita
Masaniello nonostante la tradizione gli abbia attribuito i natali ad Amalfi è, senza ombra di dubbio, napoletano “verace”. I documenti originali ritrovati dal poeta Salvatore Di Giacomo nella parrocchia di Santa Caterina in Foro Magno non lasciano…
Spiriti bizzarri e inquietanti leggende napoletane
Spiriti bizzarri, buoni di natura ma facili all’ira. ’A bella Mbriana e ’o Munaciello sono spiriti molto suscettibili. Due protagonisti della tradizione popolare napoletana dell’occulto. Ma non sono i soli. C’è la terribile janara. E altri inquietanti…
Vesuvio, rischio eruzione e piani di evacuazione
A causa dell’elevata urbanizzazione sviluppatasi, dal dopoguerra in poi, alle falde del Vesuvio vivono quasi settecentomila persone, divise in 18 Comuni. Formano la cosiddetta zona rossa. In pratica gente che vive con una spada di Damocle puntata…
Leggenda della janara, demoniaca strega di Benevento
La janara è una strega. Forse ha dei tratti distintivi propri, ma è comunque una strega. Lo dimostra anche l’uso del termine nel linguaggio popolare. Si dice «pare ’na strega» o «pare ’na janara». Cioè sembra una strega…
Castel dell’Ovo, la leggenda della grande frittata virgiliana
Castel dell’Ovo è uno degli sfondi caratteristici delle cartoline di Napoli. Un simbolo della città. Pieno di fascino e di mistero. Di storia e di leggende. Come quella dell’uovo di Virgilio. O dell’uovo “clonato” della scaltra regina…
San Leucio, colonia tessile ‘socialista’ del Re Nasone
Un editto del 1789, firmato da Ferdinando IV di Borbone, trasformò un piccolo villaggio nelle vicinanze della Reggia di Caserta in una colonia “socialista”: San Leucio. Un evento enigmatico per molti aspetti. In primo luogo, perché si…
Il ragù napoletano, la ricetta di Eduardo De Filippo
Il termine ragù proviene dal francese ragoût (uno stufato di carne) che a sua volta deriva dal verbo ragoûter cioè “risvegliare il gusto”. Però verrebbe da chiedersi: come mai una pietanza tipicamente napoletana ha una derivazione lessicale francese? Perché in…